Al primo incontro introduttivo (10 ottobre), particolarmente dedicato alla psicologia dell’inerzia e a quel processo psicologico che induce a non intervenire di fronte a situazioni problematiche, se altri non lo fanno per primi, sono seguiti incontri pratici col personale.
Insieme alle operatrici ausiliarie (25 ottobre) e, a seguire, in gruppi, con educatrici ed insegnanti dei servizi alla prima infanzia (28 e 29 ottobre), Mariza Menzà ha proposto incontri pratici che, partendo da situazioni teoriche provocatorie, portassero a riflettere insieme sulle dinamiche che si innescano in contesti di criticità. La consapevolezza che assistere a momenti problematici in luoghi di grande delicatezza, come sono i nidi e le scuole dell’infanzia, comporta la responsabilità non solo di intervenire, ma di farlo nel modo corretto, salvaguardando prima di tutto il benessere dei bambini, ma anche il contesto educativo stesso, inteso come relazione tra colleghe e colleghi.
Momenti di dialogo e riflessione che hanno contribuito a delineare il percorso da seguire per individuare risposte che siano di sistema. Elaborare una risposta d’insieme a problematiche, allo stesso tempo reali e teoriche, consolida la possibilità di consolidare un’etica condivisa all’interno dei contesti educativi, superando le problematicità individuali per trovare, nelle colleghe e nelle pedagogiste, supporto, confronto, un quadro di valori di riferimento.